Il 21 ottobre su Facebook è stato pubblicato un post su Desiree Mariottini – la ragazza di 16 anni trovata morta a Roma tra il 18 e il 19 ottobre del 2018 e per cui sono state rinviate a giudizio quattro persone per violenza sessuale di gruppo e omicidio volontario – in cui si legge che un giudice avrebbe dichiarato: «..se la ragazza fosse rimasta a casa quella sera, non sarebbe morta e lui (Yusef Salia, uno degli imputati, ndr) non sarebbe in galera».


Questa notizia non trova riscontro in nessuna testata nazionale. La frase in questione, invece, risulta essere stata pronunciata non da un giudice, ma dallo stesso imputato Yusef Salia, come dichiarato dal suo avvocato.