A fine febbraio, con la diffusione del nuovo coronavirus nel nostro Paese, diverse testate internazionali si sono concentrate sull’Italia e sulle misure da noi adottate per fermare l’epidemia di Covid-19. Insieme alle notizie riportate da fonti autorevoli si sono però accompagnate anche una serie di bufale diffuse in lingua straniera.

Sono storie che da noi non trovano spazio – perché spesso riportano dettagli o storie del tutto inverosimili per chi vive in Italia – ma che hanno a volte una diffusione molto grande all’estero.

Artisti celebri e cori da stadio

1. Katy Perry, Madonna e i Black Sabbath condividono video dei flash mob italiani… ma con l’audio sbagliato

Il 15 marzo 2020 la cantante pop statunitense Katy Perry ha condiviso sul proprio profilo Twitter ufficiale il video del flash mob organizzato il 12 marzo a Pagani (Salerno). Contrariamente però al video originale, nella versione modificata condivisa dall’artista americana, invece che l’Inno di Mameli, le persone affacciate ai balconi cantano il pezzo Roar della stessa Katy Perry.

Un errore simile a quello di Perry è stato fatto da Madonna e dal gruppo musicale Black Sabbath. Tra il 15 e il 18 di marzo, questi hanno condiviso due versioni manipolate del video di un flash mob che si è svolto il 14 marzo 2020 a Torino.

Nella versione condivisa da Madonna, invece che la celeberrima Macarena cantata e ballata dai torinesi nel video originale, si può sentire I Rise, singolo della cantante uscito nel 2019. Nel video postato dai Black Sabbath, invece, i cittadini di Torino avrebbero invece cantatoWar Pigs, canzone del gruppo del 1970.

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2. Flash mob a Pagani (Salerno): all’estero il video è stato condiviso con un altro audio

Un’altra versione alterata del video del flash mob di Pagani (lo stesso condiviso da Katy Perry) è stato diffuso anche dal profilo Twitter di un supporter della squadra di calcio del Manchester United. In quest’ultima versione del video, i cittadini italiani canterebbero un coro a sostegno di Anthony Martial, attaccante, per l’appunto, della squadra inglese.

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I falsi video sulle manifestazioni cinesi

Alle manipolazioni che abbiamo citato si aggiungono poi quelle fatte da alcuni utenti di lingua cinese, i quali hanno modificato o decontestualizzato manifestazioni e flash mob italiani per criticare o lodare l’operato del governo cinese nella gestione dell’emergenza Covid-19.

3. A Hong Kong gira disinformazione sull’Italia e il coronavirus

Alcuni utenti di Hong Kong hanno pubblicato su diversi social media, tra cui Twitter, Facebook e YouTube, un video in cui – a detta degli autori di questi post – si vedrebbe una manifestazione anticinese avvenuta in Italia, per protestare contro la gestione di Pechino dell’emergenza Covid-19.

In realtà, il video è stato girato il 22 febbraio a Roma durante la commemorazione di Valerio Verbano, un attivista di estrema sinistra ucciso nel 1980 da alcuni neofascisti. L’associazione con il coronavirus e la Cina – che in realtà non c’entrano nulla – è stata fatta in apparenza per mostrare che gli italiani starebbero protestando attivamente contro il Paese orientale.

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4. Il video che mostra la propaganda cinese sull’Italia e il Covid-19

Sul fronte opposto ai video di Hong Kong, troviamo invece un video pubblicato il 15 marzo su Twitter da Hua Chunying, portavoce e direttrice generale del Dipartimento dell’informazione del Ministero degli Esteri cinese. Nel video si vedrebbero – a detta dell’autrice del tweet – alcuni italiani intenti a ringraziare e applaudire la Cina dai balconi, mentre in sottofondo risuona l’inno nazionale cinese.

In realtà, il video è un collage di alcuni filmati del Corriere della Sera (questo e questo) che riprendono i flash mob organizzati a Roma e Torino il 14 marzo per sostenere il personale ospedaliero italiano, a cui è poi stato aggiunto l’audio dell’inno cinese in post-produzione. Insomma, nulla a che vedere con la Cina.

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Altre bufale in cinese

5. Le accuse alla Cina messe in bocca a Gallera

Insieme ai video decontestualizzati, alcuni utenti di lingua cinese stanno diffondendo una serie di dichiarazioni di politici italiani distorte o decontestualizzate sulla Cina e sull’emergenza Covid-19.

Tra questi politici c’è anche Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ritenuto responsabile da alcuni utenti di aver detto che «la Cina ci ha mentito» e che «i dati dalla Cina sono tutti falsi».

Gallera non ha però mai pronunciato queste parole. Infatti, l’Assessore ha semplicemente detto in un’intervista a Sky Tg24 che il virus si sta estendendo più velocemente di quanto previsto dalla Regione Lombardia sulla base dei dati provenienti dalla Cina.

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6. La disinformazione in cinese sul coronavirus passa da… Bersani

Anche alcune dichiarazioni di Pier Luigi Bersani sulla Covid-19 in Italia sono state diffuse da alcuni utenti asiatici in maniera distorta. A differenza però di quelle di Gallera, le dichiarazioni di Bersani sono state utilizzate fuori contesto in un post di Facebook con l’intento di sollevare il governo cinese dalle sue responsabilità rispetto alla diffusione iniziale del virus.

Il tutto è stato fatto per sostenere la teoria – supportata dalla propaganda di Stato cinese – secondo cui la Covid-19 sarebbe nata in altri Paesi e poi importata in Cina.

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7. Foto falsa: il coccodrillo nei canali di Venezia

Un’altra bufala in cinese che riguarda l’Italia è quella della foto di un alligatore che nuoterebbe tra i canali di Venezia, a causa della riduzione della circolazione di battelli e gondole. La foto è però falsa. Infatti, nella foto originale – nella quale viene mostrato come il minor traffico nautico abbia reso l’acqua eccezionalmente trasparente – non appare nessun alligatore.

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