Il 27 luglio ha iniziato a circolare una foto di Gabriel Christian Natale Hjorth, uno dei due americani indagati per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega a Roma, ammanettato e bendato mentre era tenuto in custodia dai Carabinieri. Secondo il Gip di Roma Chiara Gallo, l’autorenon sarebbe Hjorth ma il suo amico, Finnegan Lee Elder.

Il comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri il giorno seguente alla diffusione della foto ha dichiarato: «Quanto è successo è molto grave, abbiamo subito avviato inchiesta interna per individuare i responsabili e sanzionare i responsabili, informandone l’autorità giudiziaria per ogni valutazione sugli eventuali aspetti penali». Intanto il carabiniere che ha materialmente bendato l’indagato, secondo quanto riferito dall’Arma, è stato trasferito ad altro incarico “non operativo”.

Dopo che sulla questione è esplosa la polemica – politica e non, ha preso posizione anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che su Facebook il 28 luglio ha scritto: «Ferme restando le verifiche di competenza della magistratura, riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati».

L’affermazione di Conte è sostanzialmente corretta. Vediamo i dettagli.

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