Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat, nel 2017 il tasso di omicidi nel nostro Paese si attestava a
0,59 omicidi ogni centomila abitanti. Un dato in calo rispetto al valore di
0,67 omicidi ogni centomila abitanti dell’anno precedente riportato da Eurostat.
Nel 2016 l’Italia, pur posizionandosi al di sotto del valore della media europea (pari a
1 omicidio ogni 100mila abitanti), veniva superata da altri cinque Stati membri dell’Ue [1].
Il nostro Paese si piazzava infatti in sesta posizione nell’Unione Europea (a pari merito con la Polonia), preceduta dalla Slovenia (
0,48 omicidi per centomila abitanti), dall’Austria (
0,60 omicidi per centomila abitanti), dalla Repubblica Ceca (
0,62 omicidi ogni centomila abitanti), dalla Spagna (
0,63 omicidi ogni centomila abitanti) e dal Portogallo (
0,64 omicidi ogni centomila abitanti).
Tuttavia, il Belpaese si stacca in positivo sia dalle aree europee con i tassi di omicidio più elevati – come la Lettonia (
5,64 omicidi ogni centomila abitanti), la Lituania (
4,92 omicidi ogni centomila abitanti) e l’Estonia (
2,51 omicidi ogni centomila abitanti) – sia dai Paesi europei più popolosi come la Germania (
0,91 omicidi ogni centomila abitanti), la Francia (
1,31 omicidi ogni centomila abitanti) e il Regno Unito (
1,22 Galles e Inghilterra,
0,97 Irlanda del Nord, e
1,13 Scozia).
Dunque, ad oggi il confronto tra i Paesi realizzato da Eurostat non dà ragione a Piercamillo Davigo. L’Italia, infatti, in un confronto europeo, non è il Paese che ha il tasso di omicidi più basso rispetto alla media della popolazione.