Numerosi mezzi di informazione, negli ultimi giorni, hanno riportato la notizia che il döner kebab, il noto piatto di origine turca – ma nato forse a Londra o a Berlino – e diffuso in tutta Europa, rischi di diventare illegale per una proposta di legge in sede europea. Ma davvero il kebab è in pericolo?



Da dove viene la notizia



A lanciare l’allarme è stata il 29 novembre la Bild, noto tabloid tedesco, con il titolo Il kebab rischia la fine!’ e un articolo nel quale esprimeva preoccupazione per quello che ormai è diventato il piatto nazionale simbolo dell’integrazione dei cittadini turchi in Germania.



Secondo l’istituto nazionale di statistica tedesco (Destatis), i cittadini di origine turca nel Paese sono 2 milioni e 797mila, che corrisponde al 3,4 per cento del totale degli oltre 82 milioni di tedeschi e rende i turchi la comunità di origine straniera più numerosa in Germania, persino superiore a quella della vicina Polonia (“solo” un milione e 868mila per il 2,3 per cento del totale).



I residenti di cittadinanza turca sono invece 1.492.580, cioè il 14,9 per cento sul totale di oltre 10 milioni di cittadini stranieri in Germania, ampiamente al primo posto davanti al 7,8 per cento di polacchi.



A parlare del pericolo di scomparsa per il kebab sono stati giornali di tutto il mondo e persino il quotidiano americano NewYork Times ha dedicato spazio a questa notizia. Secondo il Guardian, circa 200 mila posti di lavoro in tutta Europa sarebbero legati al commercio del kebab. Mentre secondo il Telegraph, che riporta le parole di un rappresentante di un’associazione che riunisce i venditori di kebab del Regno Unito, sarebbero 231 mila.



La “bocciatura”



Il problema è sorto perché la Commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento Europeo il 28 novembre ha respinto con 32 voti contrari e 22 favorevoli una proposta della Commissione europea che avrebbe consentito l’utilizzo di acido fosforico, fosfati e polifosfati nella carne utilizzata per gli spiedi dei döner kebab (nella proposta si parla espressamente e solo di “use of phosphoric acid – phosphates – di – tri – and polyphosphates in frozen vertical meat spits”).



La necessità di una normativa in materia nasce dopo che in particolare uno studio del 2012 sottolineava come il rischio di problemi cardiovascolari fosse appunto accresciuto dal consumo di additivi fosfati. Gli esiti di questo studio in realtà erano stati in parte contestati dall’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma, che aveva dichiarato come le evidenze scientifiche di un legame tra additivi fosfati e problemi cardiovascolari non fossero sufficienti e che fossero necessari ulteriori approfondimenti.



La normativa europea



Tornando alla normativa, quella di riferimento nel caso dei fosfati contenuti nella carne per il kebab, come riporta la Commissione Ambiente, è il regolamento 1333/2008. Come sottolinea la Commissione Ambiente nelle motivazioni che accompagnano la bocciatura della proposta, “l’utilizzo di additivi fosfati generalmente non è permesso nelle preparazioni di carne”, ma esso “di deroga in deroga, è stato approvato nell’utilizzo in sempre più preparazioni di carne legalizzando utilizzi che di fatto non sono permessi sotto la legislazione europea”.



Inoltre la Commissione precisa che “gli additivi fosfati sono stati e sono ancora utilizzati illegalmente in molti Stati membri per gli spiedi verticali surgelati”, ossia per la carne dei döner kebab. Insomma, quello che la Commissione Ambiente dice è che molti dei kebab che oggi mangiamo sarebbero già fuori dalle norme, che di fatto vengono disattese.



In conclusione, la Commissione Ambiente chiede formalmente alla Commissione europea di “rivedere le correnti autorizzazioni e, ove necessario, avanzare proposte per la loro dismissione o revisione” e anche di “verificare effettivamente che gli Stati membri rafforzino adeguatamente la corrente legislazione europea riguardo all’utilizzo di additivi alimentari nelle preparazioni di carne”. Si tratta quindi di un parere negativo, ma sarà il voto finale del Parlamento europeo a decidere se la proposta della Commissione europea sarà definitivamente bocciata.



La conseguenza però non sarà un divieto del kebab, perché non verranno cambiate o bocciate norme attualmente vigenti. L’effetto sarà una richiesta formale alla Commissione europea di presentare una nuova proposta per regolamentare o vietare definitivamente quella particolare preparazione di carne surgelata contenente fosfati oggi generalmente utilizzata per i kebab.



Non bisogna quindi dimenticare che, anche se un regolamento di questo tipo dovesse essere approvato in futuro, il divieto non sarebbe relativo al kebab in sé, ma al tipo di preparazione oggi utilizzata per la carne surgelata degli spiedi. Ecco allora che basterebbe cambiare preparazione, per esempio non utilizzando i fosfati, e il kebab continuerebbe a essere legale.



Il verdetto



Ma quindi il kebab è davvero a rischio? No, perlomeno se non lo è stato finora. Infatti, anche se il Parlamento bocciasse la proposta della Commissione europea, resterebbero vigenti le leggi già esistenti, che in seguito a numerose deroghe consentono di fatto l’utilizzo della carne congelata usata per gli spiedi dei kebab. Insomma, fino a quando la Commissione non presenterà una nuova proposta, tutto resterà come prima.