Quanti reati di strada ci sono in Italia? La definizione non è unanime, ma possiamo considerare nella categoria borseggi e scippi, furti in auto in sosta, oppure furti di motorini, moto e macchine, o ancora le rapine in strada.



Il codice penale poi non parla di “scippo” e “borseggio”, ma usa le categorie – in buona parte sovrapponibili – di furto con strappo e furto con destrezza.



Nel 2015, l’ultimo anno per cui l’Istat ha fornito i dati completi, i reati denunciati di questo tipo sono stati rispettivamente 17.777 e 173.214.



Se a questi numeri aggiungiamo quelli dei furti in auto in sosta (192.567), dei furti di ciclomotori, motocicli e autovetture (16.226, 33.894 e 114.426) e delle rapine in pubblica via (18.466), il totale arriva a 566.570. Visto che un anno regolare (non bisestile) è composto da 525.600 minuti, nel 2015 c’è stata una denuncia ogni 56 secondi circa.



Se questa cifra vi spaventa, non è il caso di preoccuparsi: il numero dei reati in Italia è complessivamente in calo da anni, e in particolare quelli violenti (ce ne siamo occupati qui). Per quanto riguarda quelli di strada, in anni recenti il numero degli scippi (furti con strappo) aveva raggiunto un massimo nel 2007 con quasi 23 mila denunce. Anche i furti di auto e moto è calato molto, così come le rapine in strada. L’unico reato su livelli storicamente alti sono i borseggi (furti con destrezza), che nel 2009 erano scesi a 115 mila denunce circa.