Il 16 marzo 2017 il Ministero della Salute ha pubblicato un comunicato in cui segnalava un «preoccupante aumento del numero di casi di morbillo in Italia». Nei primi mesi del nuovo anno si sono registrati infatti oltre 700 casi, contro appena 220 nello stesso periodo del 2016. L’aumento è stato di «oltre il 230 per cento».



Il morbillo è una malattia virale molto contagiosa ed è un’importante causa di morte dei bambini a livello globale, scrive l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per questo è in corso un piano per l’eliminazione della malattia a livello globale, e in Europa quindici paesi su trenta sono già riusciti a sradicarla.



L’Italia invece no, e il motivo sta nelle coperture vaccinali troppo basse. Non solo: negli ultimi anni, scrive il Ministero della Salute, quelle coperture in età pediatrica mostrano in genere «un andamento in diminuzione in quasi tutte le Regioni». A livello nazionale, nel 2015 la copertura del vaccino contro il morbillo nei bambini entro i due anni di età era dell’85,3 per cento, in calo dal 90,4 per cento del 2013. L’OMS dice che, per arrestare la diffusione della malattia, è necessario che il tasso di copertura raggiunga il 95 per cento.