Il percorso della legge Cirinnà al Senato è partito con parecchia difficoltà. Qualche giorno prima Matteo Renzi scriveva sulla sua newsletter che “a ogni voto in Senato, i numeri delle opposizioni diminuiscono”. Il calo non è così lineare – e per questo nella nostra analisi gli abbiamo dato un “C’eri quasi” – ma è vero che, negli ultimi mesi, la composizione numerica dei gruppi della maggioranza è cresciuta mentre quella dei gruppi di opposizione è quasi sempre scesa.



C’è una cifra che racconta meglio di altre questa inquietudine a Palazzo Madama e a Montecitorio: il 26% dei deputati e sanatori è iscritta oggi ad un gruppo parlamentare diverso da quello con cui è stato eletto nel 2013, all’inizio della XVII legislatura. L’attuale parlamento so configura così come quello con il record dei cosiddetti “voltagabbana” della storia repubblicana, come avevamo già verificato.